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Effetto lockdown. Il trionfo di Netflix

by Michele Lipori 16 Maggio 2020

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La “Fase 2” in Europa

by Michele Lipori 9 Maggio 2020

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di Michele Lipori. Redazione Confronti Molto si è discusso su quali attività sono ripartite in Italia nella Fase 2, ma quali sono…

Diario Africano Rubriche

I privilegiati del lockdown

by Enzo Nucci 8 Maggio 2020

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di Enzo Nucci. Corrispondente della Rai per l’Africa subsahariana. L’Occidente sta attraversando una delle crisi più profonde della storia recente, ma è…

Confronti

5 ore fa

Presentato il 9 luglio 1955 a Londra in occasione di una campagna per il disarmo nucleare e che aveva avuto come promotori Bertrand Russell e Albert Einstein, il Manifesto Russell-Einstein fotografava inesorabilmente il pericolo che in quegli anni rischiava l’umanità intera perseguendo la corsa agli armamenti atomici.

Leggi l'articolo di Andrea Mulas su Confronti di dicembre!

👉 Lo trovi qui: ow.ly/rqgQ50QfYKC ... See MoreSee Less

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7 ore fa

🎄 L'Attesa, l'8° episodio! 🎧

Spotify ▶️ ow.ly/PGsk50Q5o18
Spreaker ▶️ ow.ly/Byrj50Q5o16
Confronti Radio ▶️ ow.ly/gOsp50LS957

🔴 8 dicembre - Magi

Tra i protagonisti della rappresentazione della Natività ci sono i Magi rappresentati nel vangelo di Matteo come dei saggi venuti dall'Oriente che arrivano a Gerusalemme per recare in dono al re dei Giudei tre doni altamente simbolici: oro, il dono che si fa a un re; incenso, il dono che si fa a un Dio; mirra, il dono che si fa a un morto. Poco è noto sulle origini dei magi, se non il numero dei doni, e che erano giunti dall’Oriente seguendo una stella. Indizi che potrebbero far pensare a sacerdoti della religione mazdeista (che fa capo a Zarathustra, o Zoroastro), oggi ritenuta alla base della dottrina delle religioni monoteiste.

🎧 L’Attesa è il primo calendario dell’Avvento in podcast in Italia incentrato sui racconti biblici della nascita di Gesù. Un podcast di Confronti in 24 puntate, che saranno pubblicate, giorno dopo giorno, dall’1 al 24 dicembre, sulla pagina di Confronti Radio e sui canali di Confronti Spreaker e Spotify.

Il podcast è stato ideato e realizzato da Peter Ciaccio pastore protestante, teologo pop e appassionato di cinema, insieme alla Rivista e Centro Studi Confronti. Regia e post-produzione a cura di Marzia Coronati.

💫 Buon ascolto! 🎄🎧

💫 Se invece vuoi leggere gli episodi dell'Attesa, ordina il libro cartaceo confronti.net/negozio/LAttesa-p603132854 e buona lettura! 🎄📖 ... See MoreSee Less

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1 giorno fa

🎬 Nadia Addezio consiglia: Banlieusards - Vita nella banlieue 2, di Leïla Sy

È disponibile su Netflix dal 27 settembre Banlieusards - Vita nella banlieue 2, il sequel diretto dalla regista Leïla Sy e scritto da Kery James. Sono passati quattro anni dall’esordio cinematografico di Alix Mathurin – nome all’anagrafe del rapper politico Kery James –, un artista che ha fatto conoscere le sue doti non solo di paroliere e storyteller, ma anche di sceneggiatore e attore.

Banlieusard del resto è un film che racconta il conflitto sociale permanente che si vive nella banlieue – l’area periferica dei centri urbani francesi – e che il rapper conosce con dovizia di particolare in ogni sua sfaccettatura.

I protagonisti sono i fratelli Traoré, tre ragazzi di origine senegalese che vivono a Bois-l’Abbé, un grand ensemble nella regione dell’Île-de-France. Demba (Kery James) è il fratello maggiore che ha scelto la strada della criminalità e dello spaccio; Soulaymaan (Jammeh Diangana) è il mediano, quello responsabile e assennato che aspira alla carriera forense; Noumouké (Bakary Diombera) è il più piccolo, l’adolescente che emula il primo e che dà preoccupazioni alla madre tra espulsioni e azzuffate con i compagni di scuola.

Il primo film ci introduce in una realtà fatta di violenza e lotta per l’affermazione, di contraddizioni ed effetti delle politiche francesi – di cui sono espressione i numerosi fatti di cronaca legati alla violenza della polizia, come l’omicidio del diciassettenne Nahel Merzouk avvenuto nella banlieue di Nanterre il 27 giugno – che emarginano (ban-dendo) a suon di
“tolérance hypocrite”, citando la magistrale Lettre à la Republique di Kery James, evocata dal determinato Soulaymaan; nel secondo, ritorna la voglia di riscatto, i dubbi su chi si vuole essere e/o diventare, quali compromessi accettare, se è possibile cominciare una nuova vita o si è destinati a una sorta di “eterno ritorno dell’uguale”. ... See MoreSee Less

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