Per ricordare la figura di Marco Pannella, vi riproponiamo una sua intervista raccolta da Gian Mario Gillio nel corso di un lungo sciopero della fame e della sete del leader radicale sul tema delle carceri e della giustizia, ma non solo, pubblicata su Confronti di giugno 2011.
Quali sono i motivi che la spingono a un nuovo sciopero della fame e della sete?
Innanzitutto vorrei partire da alcune premesse. Nel 1978, per paura della nostra campagna e dei referendum che avevamo proposto, il Parlamento fece passare la legge 194 sull’aborto e noi radicali votammo contro per via dei suoi aspetti statalisti che prevedevano solamente la la sanità pubblica e obiettori di coscienza interni. Poi la chiusura dei ghetti manicomiali, sempre nello stesso anno. Anche in questo caso venne approvata una legge e votammo contro, ma non perché non l’approvassimo. Erano iniziative nostre, ma il Parlamento per evitare che si potessero approvare tramite referendum, preferiva farle approvare per legge modificandone però alcuni impianti per noi dirimenti.
Tag: