di Maria Cristina Laurenzi
Nell’enciclica Laudato si’ il termine di «natura» entra in contesti di pensiero che ne ampliano e ne arricchiscono originalmente il significato. Al centro dell’attenzione sono i problemi della «casa comune» a ogni persona che abita questo pianeta, che perciò è invitata alla riflessione e al dialogo; la comunicazione tra culture, la condivisione dei risultati della ricerca scientifica, l’assunzione di responsabilità da parte di ognuno verso tutta la famiglia umana sono in funzione di «uno sviluppo sostenibile e integrale». A questo scopo risultano «inseparabili la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore» (n. 10). «Se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea» (n. 11). Nell’appartenenza degli uomini al mondo è dunque compreso il rispetto della natura, la solidarietà con gli altri, nelle relazioni personali e sociali; è anche possibile il riconoscimento di una differenza tra il mondo come «problema da risolvere» e un «mistero», che apre il limite dei singoli aspetti della realtà e del loro insieme a un ascolto e a una domanda che li trascende (n. 12).
Tag: