di Maurizio Simoncelli. Vicepresidente e cofondatore dell’Istituto di ricerche internazionali Archivio disarmo – Iriad. Erano le 8,16 del 6 agosto 1945 quando…
Nato
di Sofia Basso. Giornalista, ricercatrice dell’Unità Investigativa Greenpeace Archiviata la stagione dei misteri di Stato, nella politica italiana rimane un grande “non…
Noi rappresentanti di movimenti, associazioni e gruppi del mondo della pace e della nonviolenza siamo preoccupati delle pressioni esercitate sul nostro governo perché assuma un ruolo guida nell’intervento militare in Libia a fianco di altre potenze occidentali. Il Presidente del Consiglio ha detto che “non è in programma una missione militare italiana in Libia”. Ne prendiamo atto. Ma i problemi restano: – il contrasto all’espansione del terrorismo del sedicente Stato islamico; – una minaccia alla sicurezza del nostro paese; – la stabilizzazione della nazione nordafricana. La guerra non è il mezzo adeguato per sconfiggere il terrorismo né tantomeno per portare stabilità alla Libia. Basterebbe guardare alla storia di questi ultimi anni per capire che gli interventi militari non hanno risolto i problemi, li hanno invece aggravati.