di Michele Lipori. Redazione Confronti La Federation of American Scientists (Fas) ha recentemente divulgato un report, supportato da immagini satellitari, che dimostrerebbe…
nucleare
di Maurizio Simoncelli. Vicepresidente e cofondatore dell’Istituto di ricerche internazionali Archivio disarmo – Iriad. Erano le 8,16 del 6 agosto 1945 quando…
di Roberto Bertoni. Giornalista e scrittore. Ha tremato ancora la terra in Giappone: una scossa di oltre sette gradi Richter di magnitudo,…
di Raul Caruso. Economista, Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano). Direttore del Center for Peace Science Integration and Cooperation (CESPIC) di Tirana.…
di Sofia Basso. Giornalista, ricercatrice dell’Unità Investigativa Greenpeace Archiviata la stagione dei misteri di Stato, nella politica italiana rimane un grande “non…
di Cristina Zanazzo
Si è tenuto il 10 e 11 novembre in Vaticano il Simposio internazionale “Prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per un disarmo integrale”, organizzato dal Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Mostafa El Ayoubi
Il 30 giugno prossimo dovrebbe essere siglata l’intesa raggiunta ad aprile sul nucleare iraniano. La preoccupazione dei paesi arabi del Golfo, in particolare l’Arabia Saudita, e soprattutto la contrarietà assoluta di Israele, che vede l’Iran come una minaccia gravissima. Soddisfatto Obama, ma la maggioranza repubblicana del Congresso è contraria alla linea di apertura all’Iran. Le ragioni che hanno portato gli Stati Uniti a cambiare strategia e le importanti trasformazioni geopolitiche nella regione mediorientale.
L’accordo preliminare sul nucleare tra l’Iran e il gruppo 5+1 (i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu più la Germania), firmato a Losanna all’inizio di aprile, costituisce un nuovo elemento importante da tenere in considerazione nel complesso puzzle geopolitico del Levante e del Golfo. Salvo imprevisti, il 30 giugno prossimo verrà siglata l’intesa che metterà fine a più di trent’anni di sanzioni ed embarghi imposti dagli Usa e dall’Ue al governo di Teheran, con l’impegno di quest’ultimo di rinunciare alla produzione del nucleare per scopi militari, l’atomica in sostanza!
Come in una bella canzone di Fossati, la voglia di partecipazione e la democrazia diretta hanno prevalso sull’apatia e la sfiducia nel…
Nucleare, privatizzazione dell’acqua e legittimo impedimento. Per fermarli occorre rispondere «sì» ai quattro quesiti referendari su cui saremo chiamati a pronunciarci il…
A un anno dalla rielezione del presidente Ahmadinejad, non si parla più delle proteste di quella che è stata definita l’«onda verde».…
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