di Luigi Sandri – Da quando è stato eletto vescovo di Roma, Bergoglio continua a seminare segni di consolante discontinuità rispetto al passato, e l’esortazione apostolica «Evangelii gaudium» lo conferma. Ma la strada è in salita, e lo prova la sua riaffermazione delle tesi di Wojtyla e di Ratzinger contro i ministeri affidati alle donne.
Dove va la Chiesa di Francesco, da lui spronata ad un trascinante mutamento di prospettive pastorali e, dunque, istituzionali? I suoi primi nove mesi di servizio episcopale in Roma sono stati caratterizzati da singolari omelie; da parole non scontate («oh, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri»); da viaggi paradigmatici (Lampedusa); dall’avvio di riforma delle opache finanze vaticane; dalla convocazione di due Sinodi dei vescovi dedicati al tema cruciale della famiglia; dall’esortazione apostolica (Evangelii gaudium, del 24 novembre) che invita l’intera comunità cattolica ad un radicale ravvedimento evangelico, implicante anche la conversione del papato. Quo vadis?
Papa Francesco
di David Gabrielli – A soli sei mesi dall’elezione di papa Francesco, il suo stile semplice e immediato, l’impegno per la pace, il suo appello agli organismi vaticani perché sposino «madonna povertà», e l’invito al clero ad essere «accogliente» con i fedeli… non in linea, fanno sperare grandi riforme pastorali e istituzionali. Ma non mancano contraddizioni su problemi dirimenti e domande inevase. Forse solo un nuovo Concilio generale della Chiesa romana, aperto anche ai laici, uomini e donne, potrebbe affrontare la situazione che sta emergendo.
Nei primi cento giorni dell’episcopato romano di papa Francesco ci sono molte luci, che hanno acceso tante speranze. Vi sono però, anche,…
Papa Francesco ha affidato ad otto cardinali dei cinque continenti il compito di dargli dei «consigli» per governare la Chiesa universale e…
Un papa che abbandona titoli altisonanti e vesti preziose, che assume il programmatico nome del Poverello d’Assisi, e che viene dal Sud…