di Goffredo Fofi. Scrittore, critico letterario e cinematografico, giornalista. Direttore della rivista Gli asini. Parigi, anni Sessanta. Fra le persone che animavano…
Parigi
di Claudio Paravati
La strage di Parigi del 13 novembre ha fatto aumentare la diffidenza verso tutti i musulmani presenti in Europa, come se fossero tutti sostenitori dello Stato islamico. Pur non avendo alcuna responsabilità per le violenze, la comunità musulmana italiana ha voluto opportunamente dare un segnale che risultasse chiaro a tutta l’opinione pubblica allarmata dalla propaganda populista anti-islamica, scendendo in piazza il 21 novembre al grido di «Not in my name».
Beirut (12 novembre, 43 morti), Parigi (13 novembre, 129 morti, 300 feriti), Bamako, in Mali (20 novembre, 170 ostaggi, 22 morti): questo è il pesante bollettino di novembre del terrorismo del cosiddetto Stato islamico (l’Isis, il cui acronimo, in arabo, è Daesh) e dei movimenti a esso affiliati. Un’azione terribile di guerra «a pezzetti» perpetrata, con drammatica folle lucidità, da coloro che seguono una propria ideologia del terrore.
Il terrore. A dieci mesi da Charlie Hebdo, ancora una volta la Parigi di Rousseau e Voltaire è stata colpita. Questa volta però con una violenza ancor più impressionante: sei attacchi coordinati nel giro di 33 minuti, sparando sulla folla…
di Mario Campli
Caro direttore, non vorrei abusare della tua paziente «accoglienza». Ma il momento è quanto mai grave e anche drammatico. Non solo per il sangue e le morti di decine e decine di ragazzi, ragazze, uomini e donne a Parigi e nel cuore di altre città; anche per i nostri destini.
Ho partecipato con attenzione e grande interesse al seminario-progetto- Minareti e Campanili (Roma, 13-14 novembre 2015): «Da musulmani immigrati a cittadini italiani: la sfida dell’integrazione e del dialogo». Nella notte del venerdì, la tragedia di Parigi ha raggiunto anche la nostra «piccola» ricerca e testimonianza. Ho ascoltato e intensamente condiviso la tensione della ricerca e della costruzione incessante del dialogo tra le fedi (cristiana e musulmana, in questo caso) e le religioni. Ho toccato con mano lo sforzo del com-prendersi.
Di fronte ai tragici attentati di Parigi di venerdì 13 novembre, noi esponenti di varie organizzazioni islamiche e cristiane, riuniti a Roma per il convegno promosso dalla rivista Confronti sul tema: «Da musulmani immigrati a cittadini italiani: la sfida dell’integrazione e del dialogo» (13-14 novembre 2015), esprimiamo il nostro cordoglio e il nostro sconcerto, nonché la nostra solidarietà al popolo francese, con tutte le sue componenti religiose e culturali, e a tutti i popoli vittime del terrorismo. Condanniamo ogni forma di terrore e di violenza nel nome di Dio; rivolgiamo un appello a tutte le nostre comunità perché contrastino con tutte le loro forze messaggi d’odio e di violenza incompatibili con l’Islam, con il Cristianesimo e con tutte le altre religioni e il loro messaggio di pace. Rinnoviamo la nostra totale disponibilità a collaborare a ogni iniziativa tesa al dialogo interreligioso e al contrasto di ogni abuso della religione per perseguire obiettivi politici e di potere che nulla hanno a che fare con una fede autenticamente vissuta.
All’interno l’elenco dei promotori e le prime adesioni.
Per aderire all’appello, inviare una mail a: info@3.121.62.245