di Claudio Paravati
«Licht aus – Luci spente» a Dresda, per spegnere i riflettori sulle migliaia di persone che marciano contro la presunta islamizzazione dell’Occidente. Per l’occasione il movimento Pegida (Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente) ha rispolverato il termine Abendland, per definire l’Occidente, al posto di Westen. Scelta terminologica tutt’altro che secondaria, dato che rimanda a quell’Europa pre-bellica, figlia del grande rinascimento teutonico, dei Goethe, Schiller, Kant sino a Spengler, autore del «Tramonto dell’Occidente» (Abendland per l’appunto). «Westen» è il nome invece del patto atlantico, della stagione di un blocco di mondo contro un altro, durante la Guerra Fredda. Abendland è la terra del tramonto (dove tramonta il sole), del chiaroscuro, del passaggio alla vecchiaia in vista, si sperava, di una rinascita. Hölderlin, il poeta, ricorda: «dove il pericolo cresce, cresce anche ciò che salva». Un mondo sepolto, richiamato da Pegida in parole chiave, slogan, motti, che di quel mondo ne fanno caricatura.
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