di Fulvio Ferrario. Professore di Teologia sistematica e Decano della Facoltà valdese di teologia di Roma. I recenti avvenimenti politici, con le…
politica
di Paolo Naso. Docente di Scienza politica all’Università Sapienza di Roma, Coordinatore di Mediterranean Hope della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia…
di Giancarla Codrignani Incontrando il Movimento per la vita, nel giugno scorso, il papa ebbe a paragonare l’aborto con «quello che facevano…
Gaetano De Monte. Giornalista, Mediterrenean Hope – programma migranti e rifugiati della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) C’è un lungo…
Mancano pochi mesi ai prossimi appuntamenti elettorali e giorno dopo giorno la pancia della gente sembra essere il soggetto politico emergente, sul successo o insuccesso del quale si gioca il futuro d’Europa e delle democrazie moderne. Nel suo ultimo libro Piero Del Soldà esplora il pensiero di Socrate e indaga su come conciliare la felicità personale e quella collettiva.
Il decreto su “sicurezza e immigrazione”, a lungo annunciato e finalmente approvato dal Consiglio dei ministri a fine settembre ha come principale obiettivo la restrizione del diritto di asilo. A tale scopo, abolisce nella sostanza la protezione umanitaria, ossia la formula più utilizzata: nel 2018 il 28% delle richieste di asilo presentate sono state accolte con questa veste legale.
di Fausto Tortora e Mario Campli L’atto che ha “liberato” i profughi migranti dalla prigionia della nave Diciotti si presta ad una…
Perché non possiamo non dirci morotei. Riflessioni su “Un atomo di verità” di Marco Damilano
di Roberto Bertoni (giornalista e scrittore) Della sterminata pubblicistica riguardante Aldo Moro, che quest’anno, comprensibilmente, ha avuto un incremento, visto che ricorre…
Capri espiatori e galline dalle uova d’oro: perché la destra è vincente sull’immigrazione
Nella campagna elettorale del 4 marzo 2018 l’immigrazione si è confermata un tema strategico per l’identità politica dei competitor e per gli esiti stessi della competizione. Presentata dai mass media prevalentemente come una minaccia (e non eventualmente come un rischio, cioè un processo portatore sia di costi sia di benefici), l’immigrazione è passata da “capro espiatorio” di tensioni e disagi di carattere sia specifico sia generale a “gallina dalle uova d’oro” sul piano del consenso elettorale. Anziché biasimare il cinismo degli attori politici e mediatici che colpevolizzano gli immigrati, l’articolo si propone di analizzare il perché in questo ambito essi registrino un costante successo, individuandolo nel divario tra i due livelli, macro/micro, nell’esperienza e nelle conoscenze della maggioranza dei cittadini.
In seguito all’Operazione “autolavaggio” del 2016 sono state rivolte a Luiz Inácio Lula da Silva delle accuse di corruzione. Da allora, su decisione del Supremo tribunale federale, Lula è detenuto nelle carceri di stato, prima dell’espletamento di tutti i gradi di giudizio. L’accusa parla di prove inconfutabili, ma forse non tutto è come sembra.