di Fulvio Ferrario. Professore di Teologia sistematica e Decano della Facoltà valdese di teologia di Roma. La sensibilità culturale e l’apertura ecumenica…
religione
Gli ultimi saranno − Laboratori creativi e buone pratiche in carcere
“Gli ultimi saranno” è un progetto che comincia nel dicembre 2018 e si articola in una serie di incontri in carcere, che prevede la partecipazione attiva di tutte le persone presenti.
Nella società occidentale, sono molte le persone a provare diffidenza e disagio quando si tratta di parlare di Dio e della religione. Queste parole sembrano provocare una reazione negativa nella società europea. Il che è completamente l’opposto di ciò che succede tra le popolazioni africane, dove le persone parlano di Dio ampiamente e sovente.
La tradizione ebraica considera gli animali esseri senzienti, dotati di un’anima. Perciò viene più volte riaffermato il principio di evitare, se possibile, di provocar loro dolore. I grandi leader biblici furono pastori e quella fu la loro “palestra” per guidare il popolo. La sfida è di confrontarsi con chi, umano o animale, non ha voce e non ha potere di opporsi.
Nel suo ultimo libro “La città post-secolare. Il nuovo dibattito sulla secolarizzazione”, Paolo Costa ha l’obiettivo di stilare una collezione di idee che favoriscano una discussione meno polarizzata su questioni quali il multiculturalismo o la laicità dello Stato. Rendere la laicità un feticcio non è una mossa intelligente, nemmeno per chi la difende.
Un secolo fa, il teologo evangelico svizzero osa riprendere da un certo punto di vista teologico la critica alla religione di grandi profeti dell’ateismo quali Feuerbach e Marx. Per Barth il Dio vissuto nelle chiese è esposto alla tendenza a configurarsi come un idolo.
di Fulvio Ferrario. Professore di Teologia sistematica e Decano della Facoltà valdese di teologia di Roma. Nella sua teologia, Karl Barth poneva…