Nell’edizione 2022 del Dossier statistico immigrazione, recentemente pubblicato e redatto dal Centro studi e ricerche Idos in collaborazione con Confronti, e l’Istituto di studi politici “San Pio
V”, si delinea una mappa della distribuzione della popolazione straniera in base alla tradizione religiosa di riferimento in linea con gli anni precedenti: segno che il nuovo pluralismo religioso in Italia è ormai una realtà ben consolidata.
religioni
Scienza cristiana. Le difficoltà ci inducono alla trasformazione
intervista a Cristina E. Cordsen, Comitato per la Pubblicazione e membro della Chiesa della Scienza Cristiana in Italia (intervista a cura di…
Master di I livello in Libertà religiosa, libertà di coscienza, diritti e geopolitica delle religioni
di Redazione Confronti Da diversi decenni il nostro Paese è divenuto sempre più compiutamente multiculturale e ad elevato pluralismo religioso. Vi hanno…
di Michele Lipori. Redazione Confronti Dal risultato elettorale si evince che, nonostante la vittoria di Biden alla corsa per la Casa Bianca,…
di Michele Lipori. Redazione Confronti. Il Dossier Statistico Immigrazione (www.dossierimmigrazione.it) celebra, con il volume del 2020, la sua 30a edizione. Il volume,…
di Michele Lipori. Redazione Confronti. Secondo i dati dell’ultimo censimento (2011) la popolazione dell’Albania raggiungeva 2.845.955 persone. Le stime dell’Istituto albanese di…
di Michele Lipori. Redazione Confronti Nella serie “Unorthodox” di Netflix i riflettori sono puntati sulle ultra-ortodosse negli Stati Uniti d’America e in…
Il prossimo 24 ottobre alle ore 10.30 presso il Teatro Orione a Roma, e in contemporanea in tutte le regioni e province…
Nella Dichiarazione universale dei diritti umani veniva sancito il diritto alla libertà religiosa. Oggi, a settan’tanni dall’approvazione della Dichiarazione da parte dell’assemblea dell’Onu si discute anche di libertà dalla religione. L’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar), ha recentemente promosso un convegno internazionale su questo tema.
Drammatiche vicende, ai confini tra Israele e la striscia di Gaza, hanno segnato i giorni in cui lo stato ebraico celebrava i settant’anni dalla sua nascita (che i palestinesi chiamano “nakba”, il disastro). Intanto gli Stati Uniti d’America – per mandato del loro presidente, Donald Trump – ufficialmente trasferivano la loro ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.