di Fabrizio Giuliani. Membro del direttivo Associazione dirigenti RAI in pensione. Il prossimo giugno scadono il Consiglio di Amministrazione e, di conseguenza,…
Riforma
di Fulvio Ferrario. Professore di Teologia sistematica e Decano della FacoltĂ valdese di teologia di Roma. Il rito propiziatorio della “pastora” evangelical…
di Bruna Peyrot. Studiosa di storia orale, specializzata in ricerche su memoria e identitĂ protestante Fino al 3 novembre presso la Galleria…
di Luigi Sandri (redazione Confronti)
Francesco, un rivoluzionario? Per Marzano questo è un mito consolatorio, lontano dalla realtà . I cattolici “progressisti”, però, respingono con forza questa tesi. L’arduo confronto con i fatti.
di Luigi Sandri (redazione Confronti)
Il giubileo della Riforma, avviato il 31 ottobre 2016 a Lund dal papa e dalla Federazione luterana mondiale e appena concluso, ha segnato importanti gesti di riconciliazione, a livello di vertici, tra cattolici e luterani.
intervista a Massimo Rubboli (a cura di Claudio Paravati)
A cinque secoli esatti da quel 31 ottobre in cui Lutero dette l’avvio alla Riforma protestante, abbiamo intervistato lo storico Rubboli per affrontarne alcuni aspetti, tra cui la questione della “Riforma radicale”.
Domani la prima ad Ascoli Piceno.
intervista a Michele Segreto (a cura di Claudio Paravati)
di Marco Vannini
Su Confronti di maggio abbiamo pubblicato una recensione molto critica al libro del filosofo e teologo Marco Vannini “Contro Lutero e il falso Evangelo” curata dal teologo protestante Fulvio Ferrario. Vi proponiamo qui la replica dell’autore.
di Alberto Corsani (direttore del settimanale Riforma)
da Riforma.it
(immagine di Pietro Romeo)
direttore del centro ecumenico di Agape, aveva 44 anni
di Adriano Gizzi
Come si suol dire, se la canta e se la suona: prima fa di tutto per personalizzare il referendum costituzionale, in cerca di un plebiscito che lo rafforzi, poi – avendo capito che è proprio la personalizzazione a mobilitare i suoi avversari – si pente e fa appello a «guardare ai contenuti della riforma». Infine, bocciato dagli elettori, si dimette accusandoli implicitamente di aver messo a rischio la stabilità del paese facendo cadere il governo.