Se gli anni ‘70 sono stati un momento d’oro dei rapporti fra Italia e Sud America, oggi c’è un vuoto dovuto alla perdita delle coordinate ideologiche che legavano il nostro Paese a quei lidi.
Roma
San Lorenzo solidale. Un’altra idea di città ha marciato per quattro giorni contro le speculazioni, abbracciando Desirèe
di Gaetano De Monte. Giornalista, Mediterranean Hope – programma migranti e rifugiati della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) Tina Costa…
di Gaetano De Monte. Giornalista, Mediterrenean Hope – programma migranti e rifugiati della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) La vicenda…
Una Rassegna delle riviste culturali italiane a “Più libri più liberi”
Sostenuta dai fondi dell’otto per mille valdese la prima “Rassegna delle riviste culturali italiane” in agenda a Roma nel quadro di “Più libri più liberi”. Numerosi ospiti del mondo delle fedi parteciperanno a tavole rotonde sui temi riferiti alle religioni mondiali, la libertà religiosa e le nuove spiritualità.
La scorsa settimana avevamo sottoscritto con convinzione il comunicato stampa di varie associazioni del terzo settore che denunciava con grande preoccupazione che la Questura di Roma, dal 21 settembre 2016, non accettava le domande di protezione internazionale da parte dei profughi…
Quando gli sgherri dell’ultimo papa re eseguirono l’ordine di rapire un bambino ebreo
di Augusta De Piero (dal sito www.diariealtro.it)
Il mio implacabile calendario (che di regola pubblico il primo giorno del mese) ogni 23 giugno recita “1858 – Papa Pio IX fa rapire il bambino ebreo Edgardo Mortara”.
intervista ad Aldo Cazzullo (a cura di Gian Mario Gillio)
«Raggi e Appendino, due volti giovani, poco conosciuti e freschi, sono apparsi come uno specchio in cui ogni singolo elettore ha potuto riconoscere se stesso». Cazzullo è editorialista e inviato del Corriere delle Sera.
Cazzullo, torinese e da 14 anni residente a Roma, che idea si è fatto dei risultati delle ultime amministrative di due città, Roma e Torino, che le appartengono?
«Al di là dei risultati, ciò che ho trovato un po’ stridente è stata l’esaltazione mediatica dei due personaggi femminili: Raggi e Appendino. Sono state definite da molti come «il nuovo che avanza», e fin qui può andare. Ho trovato invece fuori luogo il paragone fatto con le due prime cittadine di Madrid e Barcellona: Manuela Carmena e Ada Colau. Due donne, queste ultime, con un pregresso importante: Carmena come magistrato e Colau come attivista per i diritti umani. Virginia Raggi e Chiara Appendino fino a prima dell’elezione erano due consigliere comunali che hanno fatto bene il loro lavoro di opposizione e che hanno saputo incarnare la volontà di cambiamento che due grandi città come Roma e Torino stavano cercando».
di Bruna Iacopino
Via Cupa è una stradina minuscola a due passi dalla stazione Tiburtina, a Roma. Se guardi intorno tra la tangenziale, la stazione e l’immenso cimitero del Verano, quasi scompare, sommersa dal traffico caotico di una città che non dorme mai. Eppure si apre in un grande sorriso di fronte ad ogni straniero che incontra. Il sorriso è quello dei volontari del Baobab, gli stessi che lo scorso anno sono rimbalzati agli onori delle cronache per aver gestito in maniera autonoma ma efficace, contando sulla solidarietà di cittadini e associazioni, quella che stava assumendo i tratti di una vera e propria emergenza umanitaria: le migliaia di persone arrivate a Roma dopo un viaggio della speranza e accalcate ai margini della stazione Tiburtina nel tentativo di prendere un treno per approdare al Nord Europa.
di Francesca Brezzi
Un progetto culturale delle biblioteche di Roma incentrato sulla figura di Antigone e il conflitto tra la legge di Stato e l’ordine di giustizia universale. Nel mito di Antigone ritroviamo il conflitto di valori, il contrasto tra legge naturale e legge positiva, potere maschile e pietas femminile, tradizione e trasgressione.
Una studiosa contemporanea, Françoise Duroux, parla dello «scandalo Antigone», domanda che sottende nel progetto «Antigone: l’Amore è Legge», ideato e organizzato dalle biblioteche di Roma in collaborazione con l’ambasciata di Grecia, ed altri enti (tra cui l’università Roma Tre,l’osservatorio studi di genere GIO, la società di filosofia sez. romana, numerose scuole romane etc.). Per quale motivo il ritornare di questo mito con intensità nell’arte e nel pensiero del Novecento? Perché la sua autorità, nell’immaginario dell’Occidente?
27 ottobre 2014, ore 16,30
organizzata da “Confronti” – Com Nuovi Tempi
in collaborazione con il Centro islamico culturale d’Italia (CICI), Grande moschea di Roma (Viale della Moschea 85 – Roma)
L’islam italiano: la sfida del dialogo e della cittadinanza attiva
apertura: Abdellah Redouane, segretario generale Centro islamico culturale d’Italia, Marina Nelli, viceprefetto della Direzione centrale per gli Affari dei culti – modera: Gian Mario Gillio, direttore di Confronti – intervengono: Vannino Chiti, senatore PD, Lucio Malan, senatore FI, Khalid Chaouki, deputato PD, Muhammad Hassan Abd al-Ghafar, imam della Grande moschea di Roma, Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio ecumenismo e dialogo della CEI, Yahya Pallavicini, Islamic Educational, Scientific and Cultural Organization (Isesco), Marianita Montresor, Segretariato attività ecumeniche (Sae), Lucetta Scaraffia, docente di Storia contemporanea all’università Sapienza di Roma,
AbdAllah Cozzolino, Confederazione islamica italiana, Alessandra Trotta, presidente Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi), Mustafa Cenap Aydin, presidente Istituto Tevere, Adnane Mokrani, presidente del Centro interconfessionale per la pace (Cipax)
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