Le recenti dichiarazioni di Emmanuel Macron, che accusavano i leader africani di ingratitudine per il supporto francese nel Sahel, hanno sollevato forti reazioni, tra cui quella del premier senegalese OusmaneSonko. Con la crescente autonomia delle ex colonie, che decretano la fine della francafrique, Macron ha giustificato la ritirata come parte di una ristrutturazione della politica francese in Africa, spostando l’attenzione verso il Corno d’Africa.
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È ormai ufficiale: si sta sciogliendo come neve al sole il G5 Sahel, l’organizzazione fondata nel 2014 da Mali, Burkina Faso, Niger, Mauritania e Ciad con la finalità di combattere i gruppi radicali in una delle aree a più alto rischio terroristico al mondo.
di Enzo Nucci. Corrispondente della Rai per l’Africa subsahariana. La nuova Guerra fredda rischia di avere gravissime ricadute su tutto il Continente…