di Gian Mario Gillio
Che brutta notizia stamane. Come al solito ho dato un’occhiata al sito di Articolo 21 sul telefonino, lo faccio tutte le mattine, mi serve per capire cosa bolle in pentola e leggere qualche articolo di colleghi impegnati nella difesa delle libertà: da quella per la stampa a quella di opinione e di pensiero. Non potevo credere al titolo in apertura che stavo leggendo: “Ciao Santo!”. Un titolo semplice, immediato che mi ha fatto capire subito che il giornalista, poi diventato amico, Santo Della Volpe – che avevo conosciuto proprio alle riunioni del direttivo di Articolo 21 – non era più con noi.
Un rimorso infinito mi ha assalito e poi mille pensieri nella testa: dovevo capire meglio cosa gli stesse capitando, dovevo chiamarlo e andare da lui, chiedergli se potevo essere utile in qualche modo, dirgli anche solamente che per me lui è stato un esempio importante, che rappresentava ciò che cerco nelle persone che voglio avere vicino, una persona onesta, di sani principi, modesta – seppur di grande professionalità e umanità –, una persona con la quale era bello poter chiacchierare.
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