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Padre Paolo Dall’Oglio, otto anni di silenzio

di Asmae Dachan 30 Luglio 2021

di Asmae Dachan. Giornalista e scrittrice. Il 29 luglio segna per la Siria e per l’Italia una triste ricorrenza. In quel giorno…

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Religioni • politica • società
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Nel 2024 la Mauritania ha accolto un numero record di rifugiati maliani, con un incremento del 142% rispetto all’anno precedente. Intanto la Regione di Hodh El Chargui è al collasso per la carenza di risorse e servizi essenziali. La crisi, alimentata dall’escalation del conflitto in Mali e dall’intervento delle milizie russe Africa Corps, ex Wagner, mette a rischio la fragile convivenza tra le comunità locali e quelle rifugiate.

Leggi l`articolo di Nadia Addezio sul numero di febbraio!
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Nel 2024 la Mauritania ha accolto un numero record di rifugiati maliani, con un incremento del 142% rispetto all’anno precedente. Intanto la Regione di Hodh El Chargui è al collasso per la carenza di risorse e servizi essenziali. La crisi, alimentata dall’escalation del conflitto in Mali e dall’intervento delle milizie russe Africa Corps, ex Wagner, mette a rischio la fragile convivenza tra le comunità locali e quelle rifugiate.

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📚Claudio Paravati consiglia “Antologia degli sconfitti”.

I diseredati, quelle donne e quegli uomini poveri e impoveriti, esclusi dalla ricchezza e dal dibattito pubblico, i vivi a stento.

Questi sono i ritratti che compongono l’Antologia degli sconfitti di Niccolò Zancan, giornalista de La Stampa e scrittore, che in questo testo racconta l’Italia sconfitta di chi non vede un finale possibile, che rosicchia la vita affannandosi per pagare l’affitto e le bollette, in un tempo in cui senza soldi e notorietà non si è altro che perdenti e sembra che si sia anche perso il diritto alla bellezza e alla pace.

Zancan racconta storie vere del nostro tempo, i drammi metropolitani che ci passano a fianco ogni giorno, riaffidando loro la poesia di cui la realtà li ha privati.

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📚Claudio Paravati consiglia “Antologia degli sconfitti”.

I diseredati, quelle donne e quegli uomini poveri e impoveriti, esclusi dalla ricchezza e dal dibattito pubblico, i vivi a stento.

Questi sono i ritratti che compongono l’Antologia degli sconfitti di Niccolò Zancan, giornalista de La Stampa e scrittore, che in questo testo racconta l’Italia sconfitta di chi non vede un finale possibile, che rosicchia la vita affannandosi per pagare l’affitto e le bollette, in un tempo in cui senza soldi e notorietà non si è altro che perdenti e sembra che si sia anche perso il diritto alla bellezza e alla pace.

Zancan racconta storie vere del nostro tempo, i drammi metropolitani che ci passano a fianco ogni giorno, riaffidando loro la poesia di cui la realtà li ha privati.

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Una citazione per ogni autore del libro "Israele e Palestina: la pace possibile Prospettive, esperienze, dialoghi". Tra loro giornalisti e attivisti per la pace, sia israeliani che palestinesi.

Il sedicesimo è Peter Makari, che avora per il Global Ministries, l’organismo missionario della Chiesa unita di Cristo e della Chiesa cristiana (Discepoli di Cristo), due denominazioni protestanti statunitensi. In questo contesto è responsabile delle aree del Medio Oriente ed Europa.

Acquista il libro: link in bio

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Una citazione per ogni autore del libro "Israele e Palestina: la pace possibile Prospettive, esperienze, dialoghi". Tra loro giornalisti e attivisti per la pace, sia israeliani che palestinesi.

Il sedicesimo è Peter Makari, che avora per il Global Ministries, l’organismo missionario della Chiesa unita di Cristo e della Chiesa cristiana (Discepoli di Cristo), due denominazioni protestanti statunitensi. In questo contesto è responsabile delle aree del Medio Oriente ed Europa.

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Le Chiese cristiane in Europa hanno impiegato decenni per adattarsi alla democrazia, con un’accelerazione soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale. Tuttavia, oggi, una parte crescente dell’opinione pubblica occidentale sembra sfidare il modello democratico, preferendo soluzioni populiste, che – se non associabili del tutto ai totalitarismi – pendono comunque verso una certo tipo di “democratura”. E le reazioni delle Chiese a questa tendenza sono piuttosto ambigue.

Leggi l`articolo di Fulvio Ferrario nel LINK IN BIO!

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Le Chiese cristiane in Europa hanno impiegato decenni per adattarsi alla democrazia, con un’accelerazione soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale. Tuttavia, oggi, una parte crescente dell’opinione pubblica occidentale sembra sfidare il modello democratico, preferendo soluzioni populiste, che – se non associabili del tutto ai totalitarismi – pendono comunque verso una certo tipo di “democratura”. E le reazioni delle Chiese a questa tendenza sono piuttosto ambigue.

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🎬 Valeria Brucoli consiglia “Liliana”.

Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, Liliana di Ruggero Gabbai è un documentario fatto di parole e di volti, che coinvolge non solo la stessa Liliana ma tutte le persone, più o meno note, che hanno avuto il privilegio di incrociare le loro vite con la sua, come Ferruccio De Bortoli, Mario Monti, Enrico Mentana, Geppi Cucciari, Fabio Fazio, ma anche i suoi figli e i suoi nipoti.

Prima sopravvissuta alla Shoah e al campo di concentramento di Auschwitz, e poi senatrice a vita, Liliana Segre non ha mai voluto cancellare né dal suo corpo né dalla sua anima le ferite del passato, ma al contrario ne ha fatto il punto di partenza per portare nel presente, soprattutto alle giovani generazioni, la testimonianza di una Storia terribile, che non deve mai più ripetersi.

L’importanza della memoria e della testimonianza è sempre stata il centro di tutto il suo impegno sociale e politico a favore della libertà, dell’uguaglianza e della difesa dei diritti umani, e la accompagna da sempre in tutti i suoi interventi, dalle interviste più recenti a quelle di repertorio, che nel documentario si alternano e si sovrappongono.

Il suo invito alla pace, all’amore e al rispetto è il fil rouge che ha segnato la sua storia sia pubblica che privata, ed è un monito destinato a sopravviverle. Il film è stato presentato al cinema in un evento speciale il 20, 21 e 22 gennaio grazie a Lucky Red.

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🎬 Valeria Brucoli consiglia “Liliana”.

Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, Liliana di Ruggero Gabbai è un documentario fatto di parole e di volti, che coinvolge non solo la stessa Liliana ma tutte le persone, più o meno note, che hanno avuto il privilegio di incrociare le loro vite con la sua, come Ferruccio De Bortoli, Mario Monti, Enrico Mentana, Geppi Cucciari, Fabio Fazio, ma anche i suoi figli e i suoi nipoti.

Prima sopravvissuta alla Shoah e al campo di concentramento di Auschwitz, e poi senatrice a vita, Liliana Segre non ha mai voluto cancellare né dal suo corpo né dalla sua anima le ferite del passato, ma al contrario ne ha fatto il punto di partenza per portare nel presente, soprattutto alle giovani generazioni, la testimonianza di una Storia terribile, che non deve mai più ripetersi.

L’importanza della memoria e della testimonianza è sempre stata il centro di tutto il suo impegno sociale e politico a favore della libertà, dell’uguaglianza e della difesa dei diritti umani, e la accompagna da sempre in tutti i suoi interventi, dalle interviste più recenti a quelle di repertorio, che nel documentario si alternano e si sovrappongono.

Il suo invito alla pace, all’amore e al rispetto è il fil rouge che ha segnato la sua storia sia pubblica che privata, ed è un monito destinato a sopravviverle. Il film è stato presentato al cinema in un evento speciale il 20, 21 e 22 gennaio grazie a Lucky Red.

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Il 12 dicembre 2024, ad Ankara, è stato siglato un accordo “storico” tra Somalia ed Etiopia grazie alla mediazione del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. L’intesa mira a risolvere le tensioni riguardanti l’accesso etiope al mare, salvaguardando al contempo la sovranità territoriale somala. Tra molte criticità, l’accordo punta a diventare una “chiave di volta” per la stabilità e la cooperazione nel Corno d’Africa.

Leggi l`articolo di Andrea Cantelmo sul numero di febbraio!
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Il 12 dicembre 2024, ad Ankara, è stato siglato un accordo “storico” tra Somalia ed Etiopia grazie alla mediazione del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. L’intesa mira a risolvere le tensioni riguardanti l’accesso etiope al mare, salvaguardando al contempo la sovranità territoriale somala. Tra molte criticità, l’accordo punta a diventare una “chiave di volta” per la stabilità e la cooperazione nel Corno d’Africa.

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Una citazione per ogni autore del libro "Israele e Palestina: la pace possibile Prospettive, esperienze, dialoghi". Tra loro giornalisti e attivisti per la pace, sia israeliani che palestinesi.

La quindicesima è Yael Noy. Israeliana, è nata ad Alumim, nel Sud di Israele, uno dei kibbutz colpiti dall’attacco dei miliziani di Hamas il 7 ottobre 2023. Attualmente è la direttrice di Road to Recovery, un’organizzazione israeliana senza scopo di lucro formata da volontari che accompagnano persone palestinesi bisognose di cure – tra cui molti bambini e bambine – dai checkpoint in Cisgiordania e Gaza fino agli ospedali israeliani.

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Una citazione per ogni autore del libro "Israele e Palestina: la pace possibile Prospettive, esperienze, dialoghi". Tra loro giornalisti e attivisti per la pace, sia israeliani che palestinesi.

La quindicesima è Yael Noy. Israeliana, è nata ad Alumim, nel Sud di Israele, uno dei kibbutz colpiti dall’attacco dei miliziani di Hamas il 7 ottobre 2023. Attualmente è la direttrice di Road to Recovery, un’organizzazione israeliana senza scopo di lucro formata da volontari che accompagnano persone palestinesi bisognose di cure – tra cui molti bambini e bambine – dai checkpoint in Cisgiordania e Gaza fino agli ospedali israeliani.

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🎧 Michele Lipori consiglia “Perverts”.

Ethel Cain, nata nel 1998 in Florida e cresciuta in una famiglia battista con il padre pastore, sorprende con Perverts, un progetto che si discosta nettamente dal sound del precedente Preacher’s Daughter.

Pubblicato l’8 gennaio 2025 tramite la sua etichetta Daughters of Cain, l’album esplora territori sonori cupi e sperimentali, fondendo elementi di drone music, slowcore, dark ambient ed elettronica.

L’album si apre con la title track, un brano di 12 minuti che rielabora in chiave distorta l’inno cristiano Nearer, My God, to Thee, creando subito un’atmosfera opprimente. Il singolo Punish è contraddistinto da un crescendo di piano lo-fi e suoni ovattati, mentre affronta temi di violenza e vendetta.

Invece, brani come Houseofpsychoticwomn, con voci sussurrate e rumori di elettricità statica, e Onanist, che mescola piano e distorsioni evocando scenari infernali, contribuiscono ad intensificare l’intensità del disco.

Le influenze di artisti e band come Throbbing Gristle (gli araldi della musica industrial) e La Monte Young (il padrino della minimal music americana) sono evidenti nei paesaggi sonori dilatati e nell’utilizzo di suoni a bassa definizione e di una certa elettronica.

L’album si chiude con Amber Waves, in cui il suono della chitarra acustica e i rumori si fondono per raccontare un classico “amore tossico”, sigillando un’esperienza sonora intensa e sicuramente non convenzionale.

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🎧 Michele Lipori consiglia “Perverts”.

Ethel Cain, nata nel 1998 in Florida e cresciuta in una famiglia battista con il padre pastore, sorprende con Perverts, un progetto che si discosta nettamente dal sound del precedente Preacher’s Daughter.

Pubblicato l’8 gennaio 2025 tramite la sua etichetta Daughters of Cain, l’album esplora territori sonori cupi e sperimentali, fondendo elementi di drone music, slowcore, dark ambient ed elettronica.

L’album si apre con la title track, un brano di 12 minuti che rielabora in chiave distorta l’inno cristiano Nearer, My God, to Thee, creando subito un’atmosfera opprimente. Il singolo Punish è contraddistinto da un crescendo di piano lo-fi e suoni ovattati, mentre affronta temi di violenza e vendetta.

Invece, brani come Houseofpsychoticwomn, con voci sussurrate e rumori di elettricità statica, e Onanist, che mescola piano e distorsioni evocando scenari infernali, contribuiscono ad intensificare l’intensità del disco.

Le influenze di artisti e band come Throbbing Gristle (gli araldi della musica industrial) e La Monte Young (il padrino della minimal music americana) sono evidenti nei paesaggi sonori dilatati e nell’utilizzo di suoni a bassa definizione e di una certa elettronica.

L’album si chiude con Amber Waves, in cui il suono della chitarra acustica e i rumori si fondono per raccontare un classico “amore tossico”, sigillando un’esperienza sonora intensa e sicuramente non convenzionale.

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