di Gaetano De Monte. Giornalista Dimenticate o quasi, ormai, dalla fine in maggio in poi, le misure restrittive delle libertà applicate dal…
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I fogli di via erano lo strumento poliziesco con cui, sin dall’Ottocento, ci si liberava degli indesiderabili. Ancora alla fine degli anni ‘50 venivano utilizzati come arma contro i sindacalisti che reclutavano i pochi e coraggiosi militanti. Solo nel 1962 la Corte costituzionale ne ha abolito la pratica, quando alle industrie del Nord serviva mano d’opera a buon mercato, con il grande fenomeno delle migrazioni interne.
Sei estati dopo il sequestro della più grande fabbrica italiana perché secondo i magistrati di Taranto: “produceva malattie e morte”, cosa è cambiato all’Ilva. Sette operai morti sul lavoro, centinaia di persone che ogni anno continuano ad ammalarsi nei quartieri vicini alla fabbrica. Un processo per disastro ambientale tuttora in corso, dodici decreti di legge, decine e decine di tavoli ministeriali. L’ultimo vertice, forse decisivo, tra i sindacati metalmeccanici, il ministero dello sviluppo economico e la multinazionale Arcelor Mittal, che si era aggiudicata a giugno scorso la gara per rilevare la fabbrica, bandita dal ministro precedente Carlo Calenda, si è concluso qualche giorno fa.