In un contesto, come è quello del Libano oggi, fatto di tensioni
manifeste e latenti, si intrecciano le vite dei profughi siriani che – dopo essere sfuggiti agli orrori della guerra – vivono in un limbo dal quale è difficilissimo emanciparsi. Alcuni di loro, grazie ai Corridoi umanitari, avranno la possibilità di iniziare un nuovo percorso di vita.
Siria
Abbiamo intervistato Renzo Guolo, docente di Sociologia delle religioni all’Università di Padova, membro della Sezione di sociologia della religione dell’Associazione italiana di sociologia (Ais). Vasto il campo di interesse delle sue ricerche: il rapporto tra religione e politica; i fondamentalismi contemporanei; i processi di radicalizzazione; l’islam in Europa; società e politica nei paesi islamici; conflitti e processi d’integrazione nelle società multiculturali.
di Domenico Chirico, direttore dei programmi di Un ponte per…, operatore umanitario. Nel 2014 l’Isis, che chiameremo con l’acronimo arabo Daesh per…
In fuga dalla guerra in Siria, e con un futuro in Italia
di Gaetano De Monte. Giornalista, Mediterrenean Hope – programma migranti e rifugiati della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) Torino. Nazem…
Sui media negli ultimi anni si parla sempre più spesso di migrazioni, con posizioni molto distanti tra loro. In tutti i discorsi però, quale sia la loro prospettiva o atteggiamento, appare un’affermazione di partenza, quasi fosse un inciso comune: le migrazioni sono un fenomeno epocale.
della Redazione di Confronti
La notte del 13 aprile scorso Usa, Francia e Inghilterra hanno scagliato un’offensiva contro la Siria. l’accusa, non ancora provata, è che Assad abbia usato armi chimiche.
intervista ad Alberto Negri, inviato speciale de “Il Sole 24 Ore” (a cura di Mostafa El Ayoubi)
di Mostafa El Ayoubi (caporedattore di Confronti)
L’Onu boccia la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Ma nulla cambia.
di Mostafa El Ayoubi (caporedattore di Confronti)
Da due anni esatti la coalizione saudita continua a fare decine di migliaia di vittime yemenite, tra cui molti bambini.
di Daniela Mazzarella
Dietro i volti dei profughi dei corridoi umanitari, tante storie diverse ma un’unica speranza: quella di una vita migliore.