La ricerca del Centro Studi Medì Volontari inattesi. L’impegno sociale delle persone di origine immigrata sul mondo del volontariato restituisce un’immagine inusuale nell’opinione pubblica, quella dell’immigrato non soltanto come soggetto bisognoso di aiuto o fardello per la società, ma come individuo che mette a disposizione il proprio bagaglio di risorse.
solidarietà
Intervista a Franco Ippolito a cura di Claudio Paravati Proposto dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso, l’appello per la solidarietà sta raccogliendo grande consenso.…
di Stefano Allievi. Sociologo, Professore di Sociologia presso l’Università degli studi di Padova. Abbiamo arsenali militari giganteschi, e un potere di distruzione…
di Marta Moretti. Avvocato, esperta di diritti umani. Il ‘coronavirus’ può essere un’occasione per riscoprire il valore della solidarietà. Questo vale per…
L’incontro, a Bari, di vescovi dei paesi rivieraschi del Mare nostrum per contribuire a favorire dialogo e riconciliazione nella regione. Il discorso del papa contro “lo scontro di civiltà”. E l’appello per la Siria.
L’Esercito della Salvezza è un’organizzazione religiosa nata nelle periferie londinesi nel 1865 allo scopo di unire la missione evangelica a quella di supporto concreto alle comunità marginalizzate. L’Esercito è oggi presente con 125 realtà in diversi parti del mondo. In Italia il suo “Quartier generale” è nel cuore del quartiere San Lorenzo di Roma.
«Queste persone che arrivano sulle navi, come sono arrivate? Sono state costrette ad andarsene dal loro paese da qualche persona senza scrupolo? Perché molti paesi dell’Africa, dove vivono molto bene, non li aiutano? Poi un’altra cosa vi chiedo, siete bravi a fare soccorso, ma date parte del vostro stipendio per aiutarli sia nel trovare lavoro, che nell’accoglienza? Spero di ricevere una risposta». Questo è uno dei messaggi arrivati alla Diaconia valdese nei giorni di grande esposizione mediatica seguiti alla disponibilità data di accogliere, come evangelici, i migranti fino ad allora sequestrati sulla Sea Watch.
#Portichiusi: dall’Università di Firenze due voci fuori dal coro ASSEGNATI I PREMI DI LAUREA“ARCHIVIO DISARMO-TULLIO VINAY” In giorni in cui nel…
intervista a Livia Turco (a cura di Claudio Paravati)
Esponente del Pd, già ministro per la Solidarietà sociale nei governi di centro-sinistra dal 1996 al 2001 e poi della Salute nel governo Prodi dal 2006 al 2008, oggi Livia Turco presiede la Fondazione “Nilde Iotti”. L’abbiamo intervistata per avere un suo parere sul tema dell’immigrazione.
di Bruna Iacopino
Via Cupa è una stradina minuscola a due passi dalla stazione Tiburtina, a Roma. Se guardi intorno tra la tangenziale, la stazione e l’immenso cimitero del Verano, quasi scompare, sommersa dal traffico caotico di una città che non dorme mai. Eppure si apre in un grande sorriso di fronte ad ogni straniero che incontra. Il sorriso è quello dei volontari del Baobab, gli stessi che lo scorso anno sono rimbalzati agli onori delle cronache per aver gestito in maniera autonoma ma efficace, contando sulla solidarietà di cittadini e associazioni, quella che stava assumendo i tratti di una vera e propria emergenza umanitaria: le migliaia di persone arrivate a Roma dopo un viaggio della speranza e accalcate ai margini della stazione Tiburtina nel tentativo di prendere un treno per approdare al Nord Europa.
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