Nel Novecento era in voga l’idea della tensione tra le concezioni greca e biblica del Tempo: la prima prevalentemente ciclica, la seconda lineare, protesa in avanti. Anche le grandi utopie moderne possono essere lette come versioni secolari della visione biblica del Tempo. Oggi, la critica postmoderna tende a vedere l’eredità biblica del Tempo lineare, che sfocia nella realizzazione piena dell’umano, come una pericolosa mistificazione. Quali sono, a tal proposito, le risposte dei cristiani e delle cristiane?
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