Sonia Suyapa Pérez Escapini insegna Teologia latinoamericana e Teologia femminista presso l’Universidad Centroamericana José Simeón Cañas (Uca) di San Salvador. La sua storia è emblematica di un percorso di ricerca di un’“utopia possibile” influenzato dalla figura di monsignor Romero e di Jon Sobrino, teologo della liberazione.
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di Fulvio Ferrario, Professore di Teologia sistematica e Decano della Facoltà valdese di teologia di Roma, e Giuseppe Lorizio, Professore di Teologia…
di Fulvio Ferrario. Professore di Teologia sistematica e Decano della Facoltà valdese di teologia di Roma. I recenti avvenimenti politici, con le…
Può, oggi, la teologia di matrice occidentale mostrare che la fede può pensare criticamente e il pensiero critico essere credente?
Nella transizione dall’eredità di Wojtyla e Ratzinger all’irrompere di Francesco, nella Comunità cattolica si mescolano segnali di audacia con resistenze, timidezze e, perfino, accuse di “eresia” al papa regnante. L’impossibilità per Bergoglio di ammettere le “diaconesse”. L’attesa di un Concilio che restituisca alle donne nella Chiesa voluto da Gesù per esse.
Al contrario di quanto si è pensato per lungo tempo, la teologia non dispone di informazioni provenienti direttamente da Dio: essa è una parola umana, frutto di un pensiero umano e, in quanto tale, anche frammentaria e provvisoria.
di Fulvio Ferrario. Professore di Teologia sistematica e Decano della Facoltà valdese di teologia di Roma. La cesura fra teologia e…
Nel Corano molti sono i passaggi in cui è confermata la necessità di rispondere all’ingiustizia con una condanna e una pena. Tuttavia, nessuno può elevarsi senza la grazia di Dio, che ha anche il potere di trasformare il male in bene. Pur tenendo conto della reale presenza del male, il perdono è il motore della trasformazione individuale e collettiva.
All’interno della concezione del perdono ebraica è possibile individuare tre elementi distintivi: l’obbligo di perdonare è sottoposto al pentimento da parte di chi ha compiuto l’offesa; non tutte le colpe possono essere perdonate; non è possibile perdonare a nome di qualcun altro. D’altro lato chi è stato offeso non deve essere eccessivamente duro.
di Brunetto Salvarani (teologo)
Il 15 novembre è venuta a mancare una delle voci più autorevoli del rabbinato europeo.