di Michele Lipori. Redazione Confronti TUNISIA Il 17 dicembre 2010 Mohamed Bouazizi, laureato disoccupato, per guadagnarsi da vivere vende verdure al mercato…
Tunisia
di Luca Attanasio. Giornalista e scrittore. A dieci anni dall’inizio di quell’incredibile “effetto domino” che scosse dalle fondamenta il potere costituito in…
di Francesco Petronella. Giornalista e analista di politica internazionale. A dieci anni di distanza, quando oggi si parla della stagione delle rivolte…
di Roberto Bertoni. Giornalista e scrittore. Bastò il suicidio di un venditore ambulante tunisino, Mohamed Bouazizi, che si diede fuoco il 17…
di Francesca Bellino. Giornalista e scrittrice Dieci anni fa la Tunisia ha stupito il mondo. Centinaia di persone si sono riversate in…
di Francesca Bellino (Giornalista e scrittrice) Nel panorama letterario arabo-mediterraneo, la letteratura tunisina è la meno conosciuta all’estero, eppure non ha nulla…
di Mehdi M. Barsaoui. Regista. Ambientato in Tunisia nell’estate del 2011 – anno cruciale per il Paese – il film Bik Eneich…
di Patrizia Larese
In Tunisia ed in Giordania, l’estate del 2017 rimarrà un anniversario importante nella storia della difesa dei diritti civili e costituirà una pietra miliare lungo il difficile cammino di impegno e di lotta contro la violenza sulle donne.
Incontro con una donna somala sunnita sulla cinquantina che da circa 26 anni vive in Italia.
Jérôme Ruillier «Se ti chiami Mohamed» Il Sirente, 2015 160 pagine, 20 euro di Michele Lipori Se ti chiami Mohamed è…
di Mostafa El Ayoubi
Tunisia, Egitto, Libia, Siria, Iraq: con pochissime eccezioni, sia i paesi che hanno vissuto un periodo di rivolte a favore di una svolta in senso democratico sia quelli che non hanno vissuto un cambiamento di regime si trovano ad affrontare problemi vecchi e nuovi a cui è sempre più difficile trovare soluzione.
La grave crisi in cui sono sommersi diversi paesi arabi non sembra avere fine. Il deterioramento della situazione in Iraq, invaso di recente in modo massiccio dai jihadisti, ne è la prova. Dopo le cosiddette «primavere arabe», il vuoto politico lasciato dalle dittature deposte non si può di certo colmare in tempi brevi in mancanza di un terreno culturale in cui possano germogliare i valori della democrazia: i dittatori deposti avevano trasformato in deserti socio-culturali e politici i paesi che avevano «governato» per decenni. È lecito tuttavia interrogarsi sui passi fatti in avanti (o indietro) nel processo di cambiamento politico ispirato alla democrazia. Qual è oggi la situazione politica e sociale in Tunisia, il primo paese in cui i cittadini sono riusciti a cacciare via un dittatore? Come si presenta oggi il panorama politico in Egitto? Che ne è oggi della Libia post-Gheddafi? Ancora più impellenti sono gli interrogativi sulla situazione in Siria…