di Luigi Sandri
Il viaggio di papa Francesco ad Ankara (incontro con Erdogan e con responsabili musulmani) e ad Istanbul, per rafforzare il dialogo con la Chiesa di Costantinopoli, è stato caratterizzato da gesti molto significativi. Ma il cammino con l’Ortodossia è arduo, date le permanenti tensioni tra il patriarca Bartolomeo I e Kirill di Mosca.
Il tempo aiuterà a meglio valutare le parole, i gesti, i segni, gli eventi dell’intenso viaggio di papa Francesco in Turchia (28-30 novembre) e, poi, gli echi di quanto avvenuto e le conseguenze che via via emergeranno. Qui, intanto, cerchiamo di fissare, in un polittico, i diversi quadri – geopolitico, ecumenico, interreligioso, intracattolico – che, pur distinti l’uno dall’altro, per certi aspetti sono inevitabilmente intrecciati nel puzzle turco.
Turchia
di Luigi Sandri e Stefania Sarallo
Un viaggio di Confronti in un paese laico, ma massicciamente musulmano che – per la sua storia, la sua appartenenza alla Nato e la sua posizione geografica – ha un particolarissimo ruolo in Medio Oriente. I problemi da risolvere per entrare nell’Unione europea. La presenza, del tutto minoritaria, di cristiani di varie Chiese.
Se volessimo racchiudere in un’immagine il senso e il filo rosso della visita di un gruppo di Confronti in Turchia (29 agosto-7 settembre), aiutati dagli amici dell’«Istituto Tevere» – associazione di emanazione turca con sede a Roma – potremmo prendere lo skyline che, nel Corno d’oro, ingloba Santa Sofia, la Moschea blu e, assai più lontana e defilata, la torretta di un edificio situato presso il Fanar, la residenza, ad Istanbul, dei patriarchi di Costantinopoli. Scopo del nostro viaggio – come sempre per analoghe iniziative in vari paesi del Medio Oriente e dell’Europa orientale – era quello di incontrare, prima di tutto, realtà religiose, di maggioranza (musulmane) e di minoranza (cristiani di varie Chiese), in questo caso. Realtà che si trovano in un contesto storico, culturale e geopolitico che non può essere ignorato, tanto più oggi che i drammi del Medio Oriente, anche in paesi (Iraq, Siria) che confinano con la Turchia, pongono ad Ankara problemi di particolare urgenza e complessità.
Dopo il viaggio «Istanbul: crocevia tra Europa e Asia» (aprile del 2012), Confronti e l’Istituto Tevere propongono un nuovo seminario itinerante con destinazione Turchia.
Prima tappa sarà Istanbul: crocevia tra Europa e Asia, eclettico miscuglio di culture e religioni, nonché microcosmo della Turchia intera. Qui visiteremo il Sultanahmet, il cuore della città vecchia, dove potremo ammirare alcuni dei monumenti più belli del mondo: dalla Moschea Blu alla sua veneranda vicina, l’Aya Sofia, dalla Cisterna Basilica all’Ippodromo bizantino…
Nella città di Bursa, soprannominata «la Verde» per i suoi molteplici giardini e parchi, respireremo l’atmosfera ottomana. Proseguiremo, quindi, per Izmir, e da lì alla volta di Efeso, per visitare uno dei siti archeologici meglio conservati d’Europa. Sorvoleremo in mongolfiera la Cappadocia, con le sue valli e i famosi camini di fata, tra paesi e chiese scavate nella roccia. Esploreremo, infine, le mistiche atmosfere di Konya lasciandoci avvolgere dalle danze dei dervisci…
Come sempre incontreremo esponenti delle diverse comunità di fede, che ci aiuteranno a ripercorre e comprendere la millenaria storia religiosa e geopolitica del paese.
Cosa ha spinto migliaia di turchi a scendere in piazza Taksim? Innanzitutto la paura che la laicità cada sotto i colpi degli…
L’Europa ha continuato a frenare sull’ipotesi di entrata della Turchia nell’Unione, dando per scontato che sia la Turchia ad aver bisogno dell’Europa…