di Michele Lipori. Redazione Confronti. “I can’t breathe” (non riesco a respirare), queste le ultime parole pronunciate da George Floyd – un afro-americano di…
violenza
di Nadia Angelucci. Giornalista e scrittrice. L’America Latina è un continente che negli ultimi anni è stato attraversato da un forte movimento…
di Enzo Nucci. Corrispondente della Rai per l’Africa subsahariana. Da anni la società civile kenyana denuncia l’uso eccessivo della forza da parte…
Intervista a cura di Marzia Coronati. Giornalista Rai RadioTre Francesca De Masi, vice presidente della cooperativa sociale BeFree nonché coordinatrice dell’area antitratta.…
di Francesca Bellino. Giornalista e scrittrice. Sulla scia del flash-mob partito lo scorso 25 novembre da Valparaiso, in Cile, le donne tunisine…
di Giancarla Codrignani. Giornalista, scrittrice e già parlamentare. Otto marzo: personalmente non mi fa più nessun effetto. Ma il parere di una…
Che cosa abbiamo di fronte? Un vento di follia che dalla Nuova Zelanda all’Italia fa preda di menti deboli e confuse? Una corrente letale e irrazionale di violenza che attraversa il mondo intero cercando giustificazioni ideologiche? Lo scontro tra il terrorismo suprematista da una parte e quello antioccidentale dall’altro?
di Patrizia Larese
Nel 1996 Tarana Burke, attivista americana di colore e direttrice di un campeggio per giovani, non avrebbe mai immaginato che sarebbe diventata l’ideatrice di una campagna internazionale che, dopo vent’anni, avrebbe coinvolto milioni di donne nel mondo.
di Gianna Urizio (giornalista, già presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia, impegnata al Centro antiviolenza “Donna LISA” di Roma)
Il 26 novembre hanno sfilato a Roma centinaia di migliaia di donne e uomini contro la violenza esercitata sulle donne, ma i media quasi non ne hanno parlato.
Un documento molto pensato e politicamente utile, nato in seno alla recente edizione della International Summer School on Religions (che si è tenuta a San Gimignano dal 24 al 27 agosto 2016).