Siamo un piccolo gruppo di persone che avverte l’esigenza di riflettere su un tema, la laicità, che riteniamo intrinseco alla modernità. E, tuttavia, esposto oggi alle intemperie di una sempre più diffusa cultura emozionale della “post-verità”, più obbediente a miti e credenze che ispirata alla ricerca della verità, allergica al dialogo razionale e alla verifica scientifica.
Nell’era dei populismi la nostra ambizione è educare, innanzitutto noi stessi, alla formazione di convinzioni razionalmente verificate e a un conseguente costume del confronto, contenendo le intransigenze, anche di linguaggio.
Per questo le nostre curiosità non si fermeranno a una analisi delle fedi e delle religioni, ma si spingeranno su tutti i terreni dove la razionalità appare violata, inferendo così un vulnus alla cittadinanza, all’uguaglianza, alla stessa democrazia.
Abbiamo scelto di essere ospitati da una testata, “confronti” che, nel suo stesso nome, evoca una dialettica; è ovvio che siamo grati di questa vicinanza al gruppo redazionale e al suo direttore mentre li solleviamo da ogni responsabilità, presente e futura, per il contenuto di questa pagina.