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Com Nuovi Tempi

Tutti i libri della nostra casa editrice

Confronti è anche una casa editrice (Com Nuovi Tempi) specializzata in questioni sociali, culturali e religiose.

Libertà religiosa: il diritto senza legge

a cura di Fondazione Basso e Centro Studi Confronti

Questo libro è il risultato di una collaborazione avviata nell’autunno del 2018 tra la Fondazione Lelio e Lisli Basso e la Rivista e Centro Studi Confronti, sul tema specifico delle libertà religiose e di coscienza.

La trasformazione avvenuta negli ultimi decenni nella composizione della società italiana interroga la capacità della politica di governare un nuovo modello di convivenza, che è imposto dalla realtà di un Paese divenuto, di fatto, multiculturale. In particolare, libertà di religione, principio di laicità, pluralismo religioso e tutela antidiscriminatoria necessitano di una complessiva e profonda riattualizzazione e di nuovi strumenti di tutela, sulla strada della piena integrazione, nel tessuto sociale e democratico del nostro Paese, di questi nuovi residenti, portatori di origini, culture, religioni e costumi profondamente diversi, in una società piuttosto omogenea, come era quella italiana prima dei grandi flussi migratori che l’hanno investita.

Il 18 e il 19 febbraio 2023 nella sala conferenze della Chiesa Valdese di Roma e nella Biblioteca Centrale Giuridica del Ministero della Giustizia si è poi svolto il convegno dal titolo Pluralismo religioso, integralismi, democrazie. L’iniziativa ha visto la partecipazione di studiosi, giuristi e costituzionalisti, rappresentanti di Chiese o associazioni religiose, parlamentari di diverso orientamento, ed esponenti del Comune di Roma. I saggi contenuti in questo volume sono anche il frutto di quel convegno.

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Io festeggio due volte

a cura di Aifcom e Centro Studi Confronti

Io festeggio due volte è la prima ricerca nazionale sulle coppie e famiglie miste in Italia. Frutto della collaborazione tra il Centro Studi Confronti e l’Associazione Italiana Famiglie e Coppie Miste (Aifcom), il libro tratta di chi – coppie e famiglie miste, appunto – vive una realtà che rappresenta un vero e proprio laboratorio culturale dell’Italia di oggi. Questo mondo meritava uno studio scientifico che potesse raccontarlo!

Nel libro si trovano numerose testimonianze delle persone che vivono in coppia e famiglia mista, e vengono trattate non solo le sfide che tali famiglie affrontano, ma anche le tante risorse di cui sono portatrici. Una quotidiana sperimentazione dell’incontro tra origini differenti che ne fa degli esempi da osservare, supportare e, in qualche caso, persino da emulare.

La ricerca descrive lo stato di salute generale di questa realtà sociale, scattando una prima fotografia di un “territorio” complesso, eterogeneo, multiforme. Il risultato è una mappa dedicata al lettore, agli studiosi e a tutte quelle figure professionali che, a vario titolo, desiderano saperne di più.

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Made in Immigritaly. Terre, colture, culture

a cura di Maurizio Ambrosini, Rando Devole, Paolo Naso, Claudio Paravati

Made in Immigritaly: terre, colture, culture è il primo rapporto nazionale, curato dal Centro Studi Confronti e commissionato dalla Fai-Cisl, che studia e mette in luce l’apporto del lavoro immigrato nel settore agroalimentare italiano, comparto strategico della produzione made in Italy per la sua eccellenza riconosciuta a livello internazionale.

In agricoltura, gli stranieri occupati nel settore, stando ai dati ufficiali, all’inizio del 2023 sono quasi 362.000, più di un terzo del totale dei lavoratori, oltre a quanti sono impiegati nell’industria alimentare. Eppure di questa realtà si parla raramente, se non in termini di sfruttamento e precarietà.

Il lavoro degli immigrati nelle filiere dell’agroindustria nazionale rimane in gran parte invisibile o misconosciuto: sono lavoratori essenziali, purtroppo ancora marginali. Nel libro si esaminano i modi in cui il lavoro immigrato viene gestito in diverse aree territoriali e comparti produttivi.

Ne emergono, oltre alle criticità, i punti di forza, le peculiarità, gli esiti più incoraggianti che sono frutto di meccanismi virtuosi di cooperazione, apprendimento reciproco, integrazione locale.
Perché il made in Italy è un made in Immigritaly!

Promosso e sostenuto da Fai-Cisl

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L’Attesa

di Peter Ciaccio

L’Attesa è stato il primo calendario dell’Avvento in podcast in Italia, incentrato sui racconti biblici della nascita di Gesù, e strutturato in 24 puntate, che sono state pubblicate, giorno dopo giorno, dal 1° al 24 dicembre 2022, sulla pagina di Confronti Radio e sui canali di Confronti Spreaker e Spotify.

Il podcast è stato ideato e realizzato da Peter Ciaccio, pastore protestante, teologo pop e appassionato di cinema, insieme alla Rivista e Centro Studi Confronti. Regia e post-produzione sono state a cura di Marzia Coronati.

In questo volume sono raccolte tutte le 24 puntate del podcast, che accompagneranno il lettore alla scoperta di storie e curiosità sulla nascita di Gesù, in una narrazione vivace e accattivante, che vede personaggi e luoghi noti e meno noti del Vangelo in una chiave pop del tutto inedita.

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Vita di Chironna Evangelico

di Rocco Scotellaro

In Contadini del Sud (Laterza, 1954) Rocco Scotellaro raccoglie delle “storie di vita” che compongono un’opera che ha il sapore della ricerca etno-antropologica ma riflette la visione dell’autore secondo la quale, attraverso il racconto di sé stessi, i contadini possano affermare la propria presenza nel mondo. Tra queste “storie” c’è anche quella di Francesco Chironna: mezzadro, innestatore e potatore specializzato, indipendente politicamente e – a causa della sua predicazione dell’Evangelo a Calle, una frazione di Tricarico in Basilicata – considerato un “rivoluzionario protestante”.

«Rocco fu qualcosa di più, per tanti della mia generazione, che un sociologo, fu un modello di vita intellettuale e anzitutto politica, il modo più chiaro di collegare le due istanze. La sua storia ci appassionava perché era quella, in definitiva, di un “intellettuale organico” venuto dal popolo e che agiva per l’emancipazione del suo popolo; che era insieme poeta, cantore delle speranze del mondo contadino meridionale, sociologo che studia e intervista la sua stessa gente, e infine politico». Dall’introduzione di Goffredo Fofi

In occasione dei cento anni dalla nascita di Rocco Scotellaro, abbiamo ripubblicato, in edizione tascabile, il testo originale di Chironna Evangelico, arricchito da un’introduzione Goffredo Fofi e dai commenti di Giovanni Arcidiacono, Giovanni Chironna, Donato Di Sanzo, Marco Gatto, Mario Miegge, Paolo Naso, Giosuè Papagna e Valdo Spini.

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Gesù nel cinema del Novecento

di Goffredo Fofi

In Gesù nel cinema del Novecento Goffredo Fofi, qui nei panni di critico cinematografico, parte da un aneddoto autobiografico per passare in rassegna i film che nel Novecento hanno rivolto lo sguardo verso la figura di Gesù.

In questo volume è riportata, in edizione tascabile, la versione aggiornata del testo originale di Goffredo Fofi, contenuto nel volume I volti moderni di Gesù. Arte Filosofia Storia, a cura di Isabella Adinolfi e Giuseppe Goisis (Quodlibet, 2013), arricchita da un’introduzione del teologo Fulvio Ferrario e un commento del cardinale Gianfranco Ravasi.

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Conversazione su Dio

di Carmelo Bene e Goffredo Fofi

Conversazione su Dio è un dialogo tra Goffredo Fofi e Carmelo Bene che si è svolto a inizio 2002 nell’abitazione romana di Carmelo Bene poco prima della sua scomparsa, avvenuta il 16 marzo dello stesso anno.

Il dialogo è stato poi redatto sotto forma di intervista e infine pubblicato a maggio 2002, sul numero XXIII de Lo Straniero, la rivista mensile fondata a Roma nel 1997 da Goffredo Fofi e da lui diretta, fino alla sua chiusura nel 2016.

In questo volume è riportato il testo integrale della conversazione tra Goffredo Fofi e Carmelo Bene arricchito da un’introduzione di Goffredo Fofi e da un commento del teologo valdese Paolo Ricca.

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Le Chiese e la guerra

a cura di Marianna Napolitano e Federico Ruozzi

«L’aggressione russa dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022 ha segnato una catastrofe per il mondo intero, un punto di svolta per l’Europa e per le Chiese. Sullo sfondo della guerra ci sono dimensioni storico-religiose di più lunga gittata che non possono essere sottovalutate o ignorate».  Alberto Melloni

La nuova pubblicazione di Com Nuovi Tempi è in collaborazione con Confronti, Fondazione per le scienze religiose (Fcire), Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), UniTwin/Unesco, e Regione Emilia Romagna.

Il volume nasce dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, quando la Fondazione per le scienze religiose ha sentito l’urgenza di fornire una riflessione più approfondita di quanto stesse accadendo, in risposta a un dibattito pubblico non solo sterile e superficiale, ma frutto di un analfabetismo storico, linguistico e religioso.

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Donne d’Albania in Italia. Riflessioni, testimonianze, emozioni

a cura di Rando Devole e Claudio Paravati

Sono passati più di trent’anni dall’inizio della migrazione albanese verso l’Italia e se oggi la comunità albanese rappresenta una delle collettività storiche più numerose e più integrate nel tessuto socioeconomico italiano è anche per l’apporto delle donne. Un universo femminile variegato, poliedrico, in cui energie, talenti, intelligenze e professionalità varie si muovono sullo sfondo di un’origine, un’identità e una storia comune.

Dall’incontro con queste donne d’Albania, di prima e seconda generazione, che vivono e lavorano in Italia, è nato Donne d’Albania in Italia che, partendo dal percorso migratorio, tocca numerosi temi tra cui l’accoglienza, l’integrazione, l’identità, la lingua, la letteratura, le dinamiche familiari, i matrimoni misti, il mondo del lavoro, il Paese d’origine ma anche la partecipazione alla vita sociale e politica. Ad arricchire il mosaico dei contributi diverse sezioni dedicate a poesia, pittura, fotografia, a testimonianza delle diverse forme espressive che vanno a completare il ritratto delle donne d’Albania in Italia.

Rispetto al suo predecessore Donne d’Albania. Tra migrazione, tradizione e modernità (2017), questo volume sposta la lente d’osservazione dall’Albania all’Italia, con l’obiettivo di offrire spazio alle riflessioni, alle testimonianze e alle emozioni di una collettività ancora bisognosa di ascolto e riconoscimento da parte della società e che potrebbe fornire un glossario per capire la realtà migratoria di oggi, che rappresenta una delle maggiori sfide dell’Italia e dell’Europa.

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Donne d’Albania. Tra migrazione, tradizione e modernità (Nuova edizione)

a cura di Rando Devole e Claudio Paravati

L’idea di questa pubblicazione è nata durante un viaggio in Albania, quando un gruppo di Confronti vi si recò con tanta voglia di scoprire, ascoltare e comprendere le numerose sfaccettature di un Paese che desta curiosità, ma ancora poco conosciuto. Com’era la condizione delle donne albanesi in passato? Cosa è cambiato dopo la caduta del regime totalitario? Quali successi, sfide e problematiche? Cosa è accaduto dopo l’emigrazione di molte donne albanesi? Quante sono in Italia e cosa fanno? Quali ripercussioni ha avuto il percorso migratorio su di loro, sulle società di origine e di accoglienza?Il presente volume, riproposto in una seconda edizione, vuole attivare da un lato un processo di conoscenza e dall’altro uno di riflessione sulla condizione delle donne albanesi in Italia e inAlbania.

Tra riflessioni, analisi e testimonianze hanno preso la parola donne impegnate nel mondo accademico, nell’associazionismo, nelle professioni, nell’attività imprenditoriale, nel giornalismo, nel sociale, nell’amministrazione pubblica, nell’intermediazione culturale, nell’arte, nella letteratura e altro ancora. Donne italiane e albanesi. Il viaggio completo e perfetto non esiste. Questo libro segna però un buon inizio per costruire ponti di conoscenza e di confronto.

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Sikhismo

a cura diu Katiuscia Carnà

La comunità sikh residente in Italia è in continua espansione e, oltre a fare del lavoro e della partecipazione sociale la propria cifra distintiva, è impegnata nella battaglia per il riconoscimento della religione e dei luoghi di culto, dei diritti sul lavoro, e lʼaffermazione dell’identità sikh nello spazio pubblico attraverso i simboli religiosi (le cinque K).L’obiettivo di questo volume è fornire ai lettori le basi storiche e religiose del Sikhismo, e gli strumenti per conoscere oggi una comunità ben presente e integrata sul territorio nazionale, che sta affrontando, inoltre, il cammino non privo di difficoltà del riconoscimento dei propri diritti.
La comunità sikh, minoranza religiosa e identitaria in India, è uno dei maggiori esempi di diaspora della storia, sia operaia che coloniale, costituendo un «esempio significativo di una popolazione dispersa in senso globale», con circa il 20% delle persone che vivono al dì fuori del territorio del Punjab, con una particolare attenzione e preferenza deiPaesi in lingua inglese. Le due sconfitte nelle guerre anglo-sikh, così come il genocidio sikh del 1984, culminarono in grandi diaspore globali. Katiuscia Carnà

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Guerra, pace, giustizia. Le chiese protestanti e la guerra in Ucraina – PDF

a cura di Fulvio Ferrario

La guerra di aggressione scatenata dalla Russia di Vladimir Putin il 24 febbraio 2022 si sta presentando come una svolta imponente nella storia mondiale. […] Questo piccolo dossier vuole aiutare chi non si ritiene un profeta, bensì ricerca il comandamento di Dio pregano e pensando; vuole stimolare chi non si accontenta di citazioni bibliche usate come clave per colpire chi la pensa diversamente, ma sa che la Scrittura va interrogata con pazienza, anche se la storia si muove velocissima; vuole accompagnare chi si sente assordato dagli slogan, ma ne avverte la volontà ricattatoria e intende resisterle. (dall’Introduzione di Fulvio Ferrario)

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Centootto – Fotografie in mostra

di Michele Lipori

Le foto che abbiamo presentato in mostra e collezionate nel catalogo Centootto vogliono essere un omaggio alla comunità dei pescatori mazaresi. Una comunità composta da chi si imbarca e da chi a terra attende, con il pensiero rivolto sempre al mare, fonte di vita e sostentamento ma anche temibile e indomabile avversario. Un mare che sa unire ma è anche motivo di divisione e non solo per motivi economici. È bene ricordare, infatti, che diverse sono le sorti delle persone che vivono sulle sponde del Mediterraneo e le motivazioni che le portano ad affrontare i marosi. Le storie raccolte in Centootto ci hanno mostrato come il lavoro in mare sia in grado di unire, nel bene e nel male, le sorti dell’equipaggio di un peschereccio come il Medinea e gli scatti che qui riportiamo hanno l’ambizione di riportare questa unità nella differenza di storie personali, lingue e provenienze.

La mostra fotografica Centootto, curata da Michele Lipori, ritrae i protagonisti del docufilm e si è svolta dal 21 al 28 dicembre presso il Cinema Troisi di Roma. Nel catalogo è presente anche una selezione di foto inedite, non presenti alla mostra.

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Spiriti liberi. Quattro fedeli dalla vita spericolata

di Marzia Coronati, con illustrazioni di Vittorio Giacopini

«Chi sono “i buoni”? Quale è stato ed è il loro peso nella storia, nella società? Diciamolo: per portare qualcosa di nuovo e di positivo nel mondo i veri buoni hanno bisogno di ostinazione e coraggio, di molta intelligenza e di una vera e forte “vocazione”». Dalla Prefazione di Goffredo Fofi.

Vissuti tra il XIX e il XX secolo, Mario Alberto Rollier, Lidia Pöet, Giovanni Franzoni e Tullio Vinay sono quattro “spiriti liberi”, quattro personalità eclettiche, poliedriche e diverse. Sono però accomunate da una sincera fede, da un’ostinata caparbietà e da una sicura consapevolezza di voler vivere la vita con e per la comunità, sempre al fianco dei deboli e delle minoranze.

Perché leggere queste storie? Perché ascoltarle? Perché raccontano un pezzo d’Italia, visto da un’angolazione insolita, ma soprattutto perché aiutano a tracciare una traiettoria. Sono storie costellate di incontri con intellettuali, artisti, pensatori di cui oggi raccogliamo, o dovremmo raccogliere, l’eredità.

Oltre al libro, dalla collaborazione tra Confronti e Radio Rai Tre è nato anche un ciclo radiofonico di quattro puntate ospitate all’interno del programma Vite che non sono la tua, disponibili anche in podcast.

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Geografie pubbliche. Le ragioni del territorio in dieci itinerari social

di Angelo Turco

Ed eccoci qua: dieci piccoli percorsi, fatti di post e di commenti, inframmezzati da immagini, che ci raccontano gli esiti di una scommessa. Dieci percorsi casuali – come quasi tutto quel che avviene su Facebook – frutto dell’interazione tra i membri di una comunità che nel corso di un anno è cresciuta nel numero – da zero a 1.600 persone – e nella voglia di partecipare – attraverso le diverse sfumature di like, commenti, condivisioni. Ne risulta un affresco corale che, insieme a un Editore che crede nell’innovazione transmediale, abbiamo trovato meritevole di far circolare in forme e modi diversi dal digitale che l’aveva originato: e diciamo pure come libro, come libro “vero” – caro libro ma non vecchio libro, si capisce – secondo una formula poco praticata ma che qui abbiamo la magnifica occasione di inaugurare avendo l’ambizione di pensare che presto ne vedremo altre, nostre e autentiche o in imitazione.

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Covid-19: costruire il futuro. Economia, ambiente, scuola e giustizia sociale

a cura di Claudio Paravati

Il volume, nato dalla collaborazione tra il Centro Studi e Rivista Confronti di Roma e la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli di Firenze, raccoglie studi, analisi e proposte di natura economica, politica, sociale e giuridica, che spaziano dall’ambito accademico al terzo settore.

«Nel cuore dell’inaspettata, e con effetti purtroppo drammatici, pandemia del Covid-19 che ha investito anche il nostro Paese, è emersa l’urgenza di dare il proprio contributo ragionando sul da farsi, per progettare immediatamente un presente e un futuro – se possibile – migliori», dichiara il direttore del Centro Studi Confronti Claudio Paravati, curatore del volume.

«Quale futuro? È una domanda – dice Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, nella Prefazione – che ci si siamo posti ripetutamente, magari anche retoricamente. Ma nel 2020, dopo lo scoppio della pandemia del Covid-19, è un interrogativo drammatico. Il futuro, naturalmente, riguarda in primo luogo i giovani, proprio quelli che nel recente periodo di blocco delle attività non hanno potuto vivere in presenza i loro momenti formativi. I mesi vissuti all’insegna della lotta alla pandemia, hanno visto emergere nel nostro Paese uno spirito di fraternità e di solidarietà che ha animato il sacrificio e l’impegno di tanti, particolarmente dei cittadini più esposti al rischio. Questo spirito deve trovare il suo prolungamento in ideali democratici forti che lo sostengano e lo alimentino anche dopo la conclusione dell’emergenza sanitaria. E, tra questi, torna di attualità il socialismo liberale, quello che vuole coniugare l’etica pubblica della responsabilità collettiva con lo spirito di iniziativa economica, il lavoro e l’impresa, il ruolo del pubblico con il ruolo del privato nell’economia».

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Fedi e libertà. Riflessioni

a cura di Mario Campli, Giovanni I. Giannoli, Claudio Paravati, Fausto Tortora

Echi del confronto tra fede e ragione affiorano periodicamente, in forme e occasioni affatto diverse. Tuttavia, è anche un fatto che le fedi – nel corso della storia umana – abbiano interagito tra loro, modificato i modi di pensare e le credenze, costruendo culture, edificando sistemi dottrinali, esprimendoli per mezzo di linguaggi specifici.

I testi in cui è espressa una fede, il modo stesso del suo presentarsi, la sua teologia, i suoi riti, sono aspetti del suo specifico linguaggio: il linguaggio di quella fede. Certamente: è impossibile prescindere dal fatto che le fedi (e le convinzioni filosofiche) esistano, quando si discute della loro libertà e del modo migliore per garantirla: non si può dunque pretendere che gli esseri umani si spoglino delle loro convinzioni, quando riflettono sulle modalità di salvaguardia dei loro diritti.
Ma c’è una strada, che può forse indebolire (se non eliminare del tutto) l’eventuale azione di rinforzo di una specifica fede su sé stessa (a scapito di altre): questa strada
è la piena accettazione del pluralismo.

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La Riforma protestante tra mito e memoria storica

di Massimo Rubboli

Prendendo le distanze dalle celebrazioni del 2017 per il V centenario della Riforma, che hanno contribuito al mantenimento del mito dell’affissione delle 95 tesi, questo libro considera gli aspetti trascurati riguardanti la Riforma radicale e, in particolare, gli anabattisti, dei quali spesso non viene riconosciuto il grande contributo dato all’affermazione del principio della libertà di coscienza.

Inoltre questo libro solleva degli interrogativi su alcuni aspetti della Riforma protestante e invita a riflettere su come sia stata ignorata se non addirittura falsificata fino ad oggi, con categorie negative, l’immagine dell’anabattismo – una delle principali componenti della cosiddetta Riforma radicale –, del quale spesso non viene riconosciuto il grande contributo dato all’affermazione del principio della libertà di coscienza e della separazione tra Stato e Chiesa. In diversi Paesi è in corso un processo di riconciliazione tra eredi dei persecutori (cattolici e protestanti) e dei perseguitati (anabattisti), che sembra aver soltanto sfiorato l’Italia.

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