È ormai ufficiale: si sta sciogliendo come neve al sole il G5 Sahel, l’organizzazione fondata nel 2014 da Mali, Burkina Faso, Niger, Mauritania e Ciad con la finalità di combattere i gruppi radicali in una delle aree a più alto rischio terroristico al mondo.
Africa
Israele-Gaza. Grande è la confusione sotto il cielo
La guerra tra Russia e Ucraina non è una guerra qualsiasi ma piuttosto una guerra “costituente”. Nel momento in cui un accordo tra Russia e Ucraina apparirà probabile, quindi, tutti i governi razionalmente avranno l’interessea mostrarsi disposti a cooperare. E da questa nuova cooperazione nascerà un nuovo sistema internazionale.
Il conflitto in Sudan è scoppiato il 15 aprile del 2023 e vede contrapposti l’esercito sudanese e le Rapid Support Forces. Secondo l’Onu metà della popolazione sudanese (24 milioni e 700 mila abitanti) ha oggi bisogno di assistenza e protezione umanitaria.
Dal 2020 si contano ben 8 colpi di Stato in sei nazioni africane, di cui quelli in Niger e Gabon sono solo gli ultimi in ordine cronologico. Ma quest’ultima “stagione dei golpe africani” investe come uno tsunami anche l’Europa perché, oltre al problema della forte penetrazione putiniana nel continente, qui hanno origine i flussi migratori e qui si concentrano risorse energetiche e minerarie.
A causa di un reale rischio default, per pagare gli interessi sul debito il Kenya ritarda il pagamento degli stipendi dei parlamentari (tra i più pagati del Continente africano) e funzionari governativi, che sono scesi in piazza per protestare. In un Paese dove la povertà e le disuguaglianze crescono spaventosamente, la riduzione del debito è l’unica strada per uscire dal cul de sac.
Una fotografia del Mozambico dal 1979 al presente attraverso le storie di un medico, di un ospedale e delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli. Una storia che ci racconta di come una decisione, in apparenza di minima importanza, possa avere conseguenze del tutto inattese e di grande portata per far fronte a un’epidemia letale.
Nata nel 1964 dalla fusione tra la Repubblica di Tanganica e la Repubblica Popolare di Zanzibar, la Tanzania è la quinta nazione più popolosa d’Africa. Dei quasi 62 milioni di abitanti, circa il 68% vive sotto la soglia di povertà, senza diritti sul lavoro e lotta contro le epidemie di Hiv e di malaria che tuttora rappresentano le prime cause di mortalità.
Intervista a Desirée Pancione, pedagogista italiana che da “missionaria” dirige un progetto educativo destinato ai bambini della periferia di Bangui (Repubblica Centrafricana), sostenuto dalla comunità carismatica alla quale appartiene, la Chiesa evangelica della Riconciliazione.
Pur essendo ora rivali, Abdel Fattah al-Burhan e Mohammed Hamdan Dagalo (detto Hemedti, “piccolo Mohamed”) sono entrambi imputabili di crimini come le stragi di civili in Darfur e la repressione di massa contro i manifestanti che, alla caduta del dittatore al-Bashir, chiedevano libertà e democrazia in Sudan.
Tra i 35 Paesi che alle Nazioni Unite nello scorso ottobre si astennero dalla condanna dell’invasione russa in Ucraina, ben 19 erano africani. Molte erano le preoccupazioni sull’instabilità politica generata dall’aumento vertiginoso del costo di cibo e carburante e dall’inflazione galoppante, ma c’era anche la consapevolezza di non ottenere vantaggi da nessuna delle due parti in conflitto.