Alla fine di ottobre si è chiusa la lunga fase sinodale voluta da Francesco. E anche se su temi come quelli dell’apertura alle donne del ministero diaconale la porta non è stata del tutto chiusa, è altrettanto vero che i cambiamenti tanto sperati in diversi ambienti cattolici non sembrano essere all’orizzonte.
sinodo
Di fronte alla caduta verticale del numero di fedeli, una delle strategie operate da alcune Chiese è quella di abbassare le esigenze e facilitare al massimo l’accesso. Oppure, con segno diametralmente opposto, ci sono Chiese che sostengono che, poiché il Cristianesimo è già minoritario, può essere socialmente significativo solo se si presenta con un alto profilo spirituale. Quale modello prevarrà?
La chiamata di papa Francesco a “camminare insieme”, partendo dal basso voleva essere un invito ai teologi a ripensare metodi e contenuti di un rinnovamento ormai urgente anche a prescindere dal sinodo. Ciononostante, la Chiesa cattolica continua a non dare prova di grande coraggio e si rileva un certo “pericolo dell’indietrismo”.
La chiamata di papa Francesco a “camminare insieme”, partendo dal basso voleva essere un invito ai teologi a ripensare metodi e contenuti di un rinnovamento ormai urgente anche a prescindere dal sinodo. Ciononostante, la Chiesa cattolica continua a non dare prova di grande coraggio e si rileva un certo “pericolo dell’indietrismo”.
È partito il treno del Sinodo, ultima stazione in Vaticano
di Luigi Sandri. Redazione Confronti. Con il fischio del papa, è partito il treno del Sinodo generale dei vescovi che, dopo aver…
Il vero obiettivo di Ratzinger è opporsi al Sinodo tedesco
Si scrive “Amazzonia”, ma si legge “Germania”. Questa ci sembra la chiave – altri ne hanno altre, e avranno le loro ragioni – per situare senso e prospettive del caos ecclesiale provocato da un libro, centrato soprattutto sulla difesa del celibato sacerdotale, firmato Benedetto XVI e cardinale Robert Sarah, e poi “disconosciuto” dal pontefice emerito e invece confermato, riguardo all’apporto di questi, dal porporato guineano?
di Luigi Sandri
L’Assemblea che in ottobre (4-25) ha riflettuto sulla famiglia ha raggiunto alcune conclusioni aperte al futuro ma, su molti temi che hanno visto i «padri» divisi, ha confermato visioni pastorali arcaiche, respinte da molti cattolici. Il chiaroscuro del Sinodo accelera perciò la necessità di un nuovo e rappresentativo Concilio.
Sarà il tempo a dire se le conclusioni del Sinodo dei vescovi dedicato alla famiglia avranno portato pace e chiarezza all’interno della Chiesa cattolica romana, o se l’audacia su alcuni temi, la reticenza e le contraddizioni su altri, e l’armistizio su altri ancora – come la non esplicita ammissione alla comunione delle persone divorziate e risposate civilmente – riaprirà contrasti dottrinalmente irrisolti e dibattiti laceranti su problemi pastorali assai sentiti dalle persone direttamente interessate e dagli stessi parroci chiamati a «discernere caso per caso». E perciò papa Francesco, da una parte rinfrancato per alcuni «consigli» incoraggianti giuntigli da un’Assemblea consultiva che sembra aver compreso il suo leit-motiv sulla misericordia, ma anche reso pensoso per altri pesanti «no» o «ni», nella sua esortazione apostolica post-sinodale dovrà trovare una sintesi, aperta al futuro, tra le strade nuove imboccate e i problemi semplicemente rinviati e le parole attese ma non dette.
di Luigi Sandri
L’Assemblea del Sinodo dei vescovi dedicata alla famiglia, su input di Francesco, ha affrontato con ardimento anche i problemi più acuti, come la comunione ai divorziati e l’accettazione delle unioni omosessuali. E, su questi temi, si è divisa. Le decisioni sono rinviate al 2015. Ma, forse, infine sarà necessario un nuovo Concilio. Da Sinodo a Sinodo, con l’intermezzo di un anno durante il quale potrebbero sfiorire o, grazie al «popolo di Dio», venire a piena maturazione incisive riforme sulla pastorale della famiglia. Questa, ci sembra, la singolare situazione venuta a crearsi dopo l’Assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi che dal 5 al 19 ottobre ha riflettuto su «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». Infatti, con una inedita e appassionante stagione di dialogo, per dodici mesi la Chiesa cattolica romana nella sua globalità – con le 114 Conferenze episcopali e le diocesi e l’atteso coinvolgimento delle varie comunità, parrocchiali o meno, e di tutta la gente che voglia parteciparvi – potrebbe approfondire la Relatio Synodi, così che l’Assemblea ordinaria del Sinodo del 2015, anch’essa consultiva, e anch’essa dedicata alla famiglia, possa offrire a papa Francesco le sue proposte sul tema affrontato.
(vignetta di don Giovanni Berti – www.gioba.it)
Lunedì 13 ottobre 2014, ore 9.30
sala del refettorio – Palazzo S. Macuto
via del Seminario 76, Roma
Martedì 14 ottobre 2014, ore 9.30
Istituto Luigi Sturzo – Palazzo Baldassini
via delle Coppelle 35, Roma
Lunedì 13 ottobre e martedì 14 ottobre, presso la sala del refettorio di Palazzo S. Macuto e l’istituto Luigi Sturzo, si svolgerà la conferenza “Il sinodo delle donne. Le nuove famiglie”. All’evento, che ha il patrocinio della Sapienza, contribuiscono docenti e studiose dell’Ateneo.
Nel corso della conferenza donne laiche, di fede e di scienza teologica, a pochi giorni dal Sinodo cattolico dei vescovi sulla famiglia, si confronteranno su come le relazioni tra esseri umani si concretizzano nelle diverse culture, nelle più varie forme di famiglia.