Ogni anno, le organizzazioni Combatants For Peace e dal Parents Circle-Families Forum organizzano una cerimonia congiunta israelo-palestinese con l’intento di dare un’opportunità – pressoché unica – per israeliani e palestinesi di piangere insieme ed essere uniti nel chiedere la fine dello spargimento di sangue.
gaza
All’indomani dell’attacco diHamas del 7 ottobre, l’opinione pubblica interna e internazionale unitamente alla gran parte dei leader di governo erano, senza dubbio alcuno, a favore del capo di governo israeliano Benjamin Netanyahu. Mesi dopo, questo appoggio si sta sgretolando e non solo all’interno del suo Paese ma anche in ambito internazionale.
Un recentissimo report di Human Rights Watch denuncia che in Europa, a partire dall’inizio delle ostilità tra Hamas e Israele (7 ottobre scorso), sono aumentati i crimini d’odio di stampo antisemita e islamofobico. Inoltre, i governi di molti Paesi stanno limitando in modo preoccupante la libertà d’espressione.
di Amarilda Dhrami. Giornalista La striscia di Gaza rimane al centro del conflitto israelo-palestinese, e di ripetute guerre tra Israele e Gaza…
di Claudia De Martino. Cultrice presso la cattedra Political Thought for Colonization and Decolonization al dipartimento Coris della Sapienza. Tutte le guerre…
di Luigi Sandri. Redazione Confronti Il Consiglio ecumenico, le Chiese della Città santa, il patriarca latino attuale di Gerusalemme, Pizzaballa, e l’emerito,…
di Marzia Coronati. Giornalista Rai RadioTre. L’incontro con R. è avvenuto alla scuola di italiano di Casetta Rossa a Roma, nel quartiere…
di Giorgio Gomel. Economista, è membro dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), del Comitato direttivo di Jcall-Italia e dell’organizzazione Alliance for Middle East Peace…
Il piano massiccio di investimenti del duo Trump-Kushner indirizzati a risollevare l’economia palestinese, ormai prossima al collasso. Sviluppo e prosperità economica sono una condizione necessaria ma allo stesso tempo un’azione di mediazione volta a risolvere il conflitto non può prescindere da una soluzione politica “a due stati”, che gli Stati Uniti hanno sempre sostenuto e che in questi ultimi mesi hanno decisamente contraddetto.
Le critiche più importanti alla “Legge Fondamentale” presentata recentemente alla Knesset col nome “Israel as the Nation State of the Jewish People” (approvata il 18 luglio 2018) è che nell’affermare i principi ebraici non garantisca l’uguaglianza alle minoranze (cittadini d’Israele), in primis quella araba.